Quando si parla di ginecomastia ci si riferisce alla formazione del seno maschile. Questa circostanza è piuttosto comune in una certa fase della adolescenza. Durante lo sviluppo avvengono cambiamenti ormonali che possono indurre lo sviluppo del seno maschile. Di solito dopo il periodo in questione il problema rientra senza lasciare alcuna sequela.

Ginecomastia o pseudo ginecomastia?

A volte però si verifica uno sviluppo mammario maschile persistente. Questo fatto sollecita al medico curante l’approfondimento della causa della ginecomastia. Ci sono alcune patologie – alcune possono essere anche importanti – che causano lo sviluppo delle ghiandola mammaria. Bisognerà quindi procedere con tutti gli accertamenti medici che determineranno la specifica patologia coinvolta. Se non viene riscontrata la patologia responsabile della crescita bisognerà determinare la natura istologica della ginecomastia e tessuto mammario.

Ghiandola mammaria o tessuto adiposo?

Il tessuto responsabile del volume mammario può essere ghiandola mammaria e in questo caso si tratta di ginecomastia vera. Se invece il tessuto in questione è adiposo si tratta di ginecomastia falsa o pseudo ginecomastia.

La ginecomastia vera non collegata a una determinata patologia può avere una causa esogena con la ingestione di ormoni negli alimenti o integratori alimentari particolari. La pseudo ginecomastia è invece dovuta all’aumento di peso e alla formazione di accumuli adiposi in generale e sul distretto pettorale in particolare.

Come si correggono?

La ginecomastia vera è corretta con in intervento chirurgico che prevede una incisione periareolare e la rimozione della ghiandola mammaria. Residua una cicatrice – molto poco visibile perché esattamente tra l’areola e la pelle normale – che guarirà in circa 2 settimane.

La ginecomastia falsa è correggibile con un intervento di liposuzione. La procedura si svolge inserendo una speciale cannula attraverso una piccola incisione ed aspirando il tessuto adiposo responsabile del seno maschile. Dopo il modellamento del pettorale viene apposto un bendaggio compressivo per 3 giorni.

Entrambe le procedure descritte vengono eseguite in anestesia locale e comportano la risoluzione totale e definitiva.