Chi non ha mai provato, almeno una volta nella vita, fitte dolorose e senso di rigidità al collo? Eppure il collo è una struttura molto solida e robusta, sostenuta da ben sette vertebre e da numerosi muscoli.
Il fatto è che, al giorno d’oggi, sono molto numerose le condizioni che mettono sotto stress questa parte e che la costringono a posizioni innaturali, favorendo così la contrattura dei muscoli e quindi il dolore. Ma oltre a ciò ci sono anche altri fattori che possono scatenare questi disturbi. Vediamoli.
Dolore al collo: La contrattura muscolare
Le cause che possono causare la contrattura dei muscoli del collo sono molto numerose: posizioni sbagliate, movimenti bruschi, colpi d’aria fredda.
Anche il reggiseno e la borsetta possono essere responsabili di contratture muscolari. Infatti più la spallina del reggiseno è stretta e vicina al collo, più forte è la pressione esercitata sul muscolo trapezio, che unisce le spalle al collo. Bisognerebbe invece optare per i modelli dotati di spalline larghe tre-quattro centimetri, soprattutto se il seno è pesante.
L’abitudine di portare la borsetta, comune praticamente a quasi tutte le donne, può spingere a mantenere una spalla più rialzata dell’altra, per evitare che la borsa scivoli, favorendo così la contrattura muscolare. Meglio invece utilizzare uno zainetto, oppure un modello da portare ” a tracolla’:
Dolore al collo: Il colpo di frusta
E’ la distorsione, cioè lo stiramento dei legamenti che contengono le articolazioni del rachide cervicale (collo). In genere il colpo di frusta è causato da un trauma, anche non particolarmente forte.
Lo stiramento dei legamenti causa una contrattura muscolare che può arrivare a coinvolgere anche i muscoli della spalla. I dolori al collo si manifestano anche a riposo. In questi casi il riposo e il collare sono d’obbligo. In genere si ricorre anche ai Fans (antinfiammatori). Successivamente è consigliabile seguire un ciclo più o meno lungo di fisioterapia.
Dolore al collo: L’artrosi cervicale
E’ una delle forme di artrosi più diffusa e più diagnosticata, anche se molto spesso, contrariamente a quanto si crede, questa malattia rimane “silente”.
In molti casi infatti la persona che soffre di artrosi al collo avverte soltanto qualche doloretto muovendo la testa, oppure ogni tanto è soggetta a un po’ di mal di testa: insomma questi sintomi possono essere ritenuti del tutto normali e non allarmanti e così la persona continua indisturbata la sua attività, senza sapere che la sua cervicale è minacciata dall’avanzare dell’artrosi.
In altri casi, invece, il dolore, è molto forte fin da subito, e le limitazioni funzionali sono molto spiccate: la persona non riesce a muovere la testa, a piegare il collo, insomma a condurre una vita normale. Addirittura capita anche che le fitte dolorose si irradino fino alla spalla, al braccio, alla mano, alle dita e al torace. Il dolore al torace ricorda molto quello tipico delle malattie di cuore, cosicché la persona, quando è preda di queste fitte, si spaventa molto, pensando al peggio.
Il decorso di questa malattia è, come dicono gli specialisti, molto “capriccioso”: la situazione può rimanere stabile, senza dare particolari fastidi, per periodi più o meno lunghi, salvo poi ricomparire in modo violento. Oppure il dolore può essere continuo e sordo e avvelenare l’esistenza di tutti i giorni.
Per avere una risposta precisa è necessario sottoporsi a una visita e a esami specialistici.
Dolore al collo: Le altre cause
Molto spesso i dolori al collo sono causati da un difetto visivo non compensato, oppure da un’occlusione dentale non corretta. Infatti quando si hanno difetti alla vista, si tende ad assumere quelle posizioni che permettono di vedere meglio, anche se risultano scomode.
Anche quando i denti non combaciano bene, oppure quando un’otturazione è troppo “alta”, inconsciamente si cerca di porre rimedio a questa situazione, contraendo i muscoli della mascella e del collo.